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12 Giu

“LA DOTTORESSA CI SPIEGO´ CHE VIRGINIA STAVA VIVENDO UNO STATO DI CRISI PERENNE “

Una storia vera. Fonte: MJ Passion N3 Luglio/agosto 2018

In tutto il mondo 1% della popolazione è colpita da epilessia,mentre, il 30% di tutte le varianti di questa malattia non reagisce ai costosi farmaci in commercio. Solo in Europa 6 milioni di persone hanno un’epilessia attiva, cioè in fase acuta e sotto trattamento, (dati statistici riportati da MJ Passion).

Ma concentriamoci in Italia, precisamente sulla storia di Virginia la bambina nata precocemente e affetta da episodi gravi di epilessia e dei suoi genitori che passano la loro esistenza a combattere contro “un governo e una comunità medica” che “hanno interessi maggiori nel promuovere le loro droghe piuttosto che a curare le persone”.

Virginia, come scrive Martina Sacchetti di MJ Passion che ha intervistato e riportato questa storia, è nata di 25+2 settimane cambiando radicalmente la vita dei suoi giovanissimi genitori. Dopo poche settimane Virginia ha iniziato a mostrare crisi di epilessia e irrigidimento muscolare. Le fu diagnosticata la sindrome di West, un tipo di epilessia abbastanza comune nei bambini. I genitori si accorsero che qualcosa non andava dal sorriso della bambina, un modo veramente orribile per scoprire certe cose visto che il sorriso di un bambino è uno dei primi atti di comunicazione e interazione con i genitori. Virginia perse il sorriso in pochi giorni.

Le medicine e le cure prescritte avevano solo un effetto iniziale e poi portavano l’organismo ad assuefazione e quindi non avevano più effetti. Dopo aver consultato tutti i medici possibili ed essersi informati sulle varie sperimentazioni e farmaci esistenti i genitori della bambina hanno iniziato a soffermarsi su un argomento che ancora in Italia è un tabù, la Cannabis Sativa.

Nessun medico in Italia voleva prescrivere un farmaco a base di cannabis o cannabioidi ad una bambina piccola e sopratutto non essendoci in Italia dati e sperimentazioni certe, non avevano le basi e le certezze per poterlo fare. Il padre di Virginia scrisse a quasi tutti i medici internazionali che avrebbero potuto aiutarli e alla fine giunse una risposta. La soluzione era chiara, trasferirsi negli Stati Uniti.

Finalmente un inizio, con l’arrivo della Cannabis Light in Italia i genitori di Virginia ebbero la possibilità di testare il prodotto e fare tutte le dovute analisi, secondo le indicazioni dei medici con i quali erano in contatto, per la cura dell’epilessia: ” Già dopo le prime assunzioni” dichiara la madre “Virginia iniziò a rilassare i muscoli” e ad avere un respiro migliore e più profondo. Il CBD stava migliorando pian piano le condizioni e la situazione di Virginia.

Col passare del tempo alcuni sintomi si riproposero. I genitori iniziarono a chiedersi quale fosse l’elemento che bloccava le crisi e che quindi faceva la differenza, in modo da orientarsi meglio sulla scelta del prodotto e della varietà. Dall’Olanda arrivò presto la risposta e quindi un prodotto migliore contenente non solo il CBD che è la sostanza che inibisce la crisi vera e propria ma per avere dei risultati duraturi nel tempo bisognava avere un prodotto con delle piccole percentuali di sostanze psicoattive.

Il decreto ministeriale del 2015 però cita solo alcune varietà di cannabis e solo per alcuni tipi di patologie come: dolori, nausea e vomito dati da chemioterapie, stimolazione dell’appetito dei soggetti affetti da AIDS, cancro e anoressi, aiuto per la sindrome di Tourette e sclerosi multipla. Tutto ciò a carico del SSR, mentre per tutte le altre malattie come l’epilessia il SSR non si prende carico delle spese o della somministrazione terapeutica.

Molti dei preparati venduti in commerci accumulano sedimenti nel fondo della bottiglia e perdono moltissimo il livello dei terpeni e le proprietà del fitocomplesso. Ciò costringe il paziente a modificare sempre le dosi e le assunzioni.

La ricerca in Italia, come nel resto del mondo, dovrebbe iniziare a concentrarsi una questa pianta dalle qualità indubbiamente terapeutiche e sopratutto eco sostenibile e dalle proprietà incredibili. La madre di Virginia sostiene che non tornerà mai ai farmaci anti epilettici ma che preferirebbe trasferirsi pur di far star bene la sua bambina e assicurarle un futuro.

Editoriale: questa storia ci ha toccati nel profondo e abbiamo deciso di riportarla, come ha fatto MJ Passion, per sensibilizzare sul tema tutti e sdoganare il mito della Cannabis come stupefacente o droga. La Canapa, come apprendiamo anche dai nostri antenati e dalla storia, può avere mille usi: dall’edilizia, al tessile, alla produzione di carta, alla terapia per molte patologia. Ovviamente crediamo nella ricerca e nelle giuste assunzioni di questo prodotto in modo controllato e legale. Apriamo la mente, crediamoci insieme!

BuenaVita.eu ANNA RENNA

(grazie ad MJ Passion)

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  • Posted on Giugno 12, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
27 Set

LA SECONDA EDIZIONE DEL SALONE DELLA CANAPA A MILANO RADDOPPIA I SUOI NUMERI

Milano dimostra ancora di “essere sul pezzo” e di essere una delle metropoli principali di tutti i business più attuali e redditizi, in questo caso si parla di Cannabis Ligh, infatti, grazie alla circolare del 2017 del Mipaaf, dopo un anno di richieste è oggi possibile coltivare e vendere erba light.
I numeri del mercato della canapa sono da capogiro, in quanto vedono aumentare i cannabis store da 100 a più di 400 unità attuali in Italia, numero che è ancora in crescita.

Quest’ anno al Salone della Canapa di Milano ce n’è sarà per tutti i gusti: gli amanti dei nuovi sapori e gli chef amatoriali alla ricerca delle ricette più estreme avranno l’opportunità di soddisfare i propri appetiti culinari stuzzicando le loro papille gustative presso il settore alimentare dove, per tutti e tre i giorni, 28-29-30 settembre 2018, si potranno assaggiare e degustare prodotti e ricette a base di canapa, assistere a vari show-cooking e partecipare a molti concorsi di birra alla canapa.

“FATTO DI CANAPA” è lo slogan di questa seconda edizione ed infatti tutto sarà fatto di canapa: magliette, pantaloni, scarpe, abbigliamento di vario genere, accessori, borse e cinture. I visitatori avranno l’opportunità di toccare con mano e comprare la stoffa di canapa. Per l’occasione un vestito da sposa creato da noi di BuenaVita sarà un punto forte dell’esposizione dello stand.

Sempre nel settore industriale i maggiori brand di cosmesi esporranno, con i loro rivenditori le creme, il balsamo, lo shampoo e anche prodotti per la cura dei nostri amici a 4 zampe; tutto naturale e biologico, senza parabeni o elementi dannosi per il ph naturale della pelle o del pelo dell’animale.

Ma non è finita qui, ovviamente il settore Grow sarà il settore più grande e allestito con piante, fiori, cime, oli e tutti gli estratti di questa pianta benefica ed eco-sostenibile. Cbweed, Legaweed e BuenaVita metteranno a disposizione di tutti i loro prodotti e le loro novità.

In occasione della fiera avremo il piacere di presentarvi le nuovissime erme firmate BuenaVita:

  • MARILYN
    Dedicata all’attrice e cantante Marylin Monroe per celebrare la sua freschezza e la sua dolcezza.
    Marilyn è un infiorescenza di Canapa che si presenta con un aspetto verde chiaro dal profumo dolce e floreale. (12% CBD)

Scopri online Marilyn, la nuova infiorescenza BuenaVita

  • JIMI HENDRIX
    Dedicata al cantante Jimi Hendrix per la suo stile unico e la sua anima Rock ‘n Roll.
    Jimi Hendrix è un infiorescenza di canapa che si presenta compatta dal colore verde scuro con un aroma complesso e speziato con note balsamiche. (21% CBD)

Scopri online Jimi Hendrix, la nuova infiorescenza BuenaVita

  • GRACE:
    In onore a Grace, protagonista del celebre Film L’erba di Grace.
    Grace è un infiorescenza di Canapa che si presenta in piccoli germogli dal colore verde chiaro con forti tonalità arancioni dal profumo che ricorda il formaggio con un retrogusto di frutta candita. (18% CBD)

Scopri online Grace, la nuova infiorescenza BuenaVita

Registrati per il Salone della Canapa su BuenaVita cliccando sul link qui sotto e riceverai un buono sconto del 10% da utilizzare sia in fiera presso il nostro stand oppure online su www.buenavita.eu.

Salone internazionale della canapa

Altre offerte e gadget ti aspetteranno al nostro stand: passa a trovarci!
In fiera ci trovi agli stand B21 e C22

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  • Posted on Settembre 27, 2018
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21 Set

UNO DEI TANTI DONI DELLA NATURA SVALUTATI, SOTTOVALUTATI E BOICOTTATI!

Nel corso delle epoche la canapa è stata un materiale fondamentale per il settore industriale. Grazie alla coltivazione di questa pianta è stato possibile creare vele e corde di navi per le grandi nazioni come Spagna e Gran Bretagna che le utilizzarono sempre per le loro flotte navali in quanto fibra molto resistente e facilmente coltivabile.

Senza andare troppo lontano, la costituzione degli Stati Uniti D’America è scritta su carta di Canapa.

Alcuni studi datano la nascita di questa pianta subito dopo l’era glaciale soprattutto in Asia ed Europa per le condizioni climatiche favorevoli alla crescita.  La sua diffusione si deve a popolazioni nomadi e alle loro rotte commerciali in Europa e in Asia. Una di queste tribù nomadi fu quella degli Jamna, responsabili di parte del corredo genetico del popolo europeo.

I popoli di cultura Jamna svolsero una ricerca approfondita, selezionando vari tipi di cannabis, per aumentare le sue qualità benefiche, alcuni campioni a noi rinvenuti (di oltre 5000 anni) contengono una quantità significativamente minore di thc rispetto alle varietà moderne.

Alcuni brevi esempi di usi in passato:

  • 2737 a.C. Shen Neng, imperatore cinese, documenta le proprietà benefiche della cannabis
  • 200 a.C. la canapa viene usata nell’antica Grecia come tessuto
  • 100 d.C. in Inghilterra viene usata come corda per le navi e non solo
  • 130-200 d.C. in Grecia viene prescritta come medicinale
  • 1000 d.C. In Italia viene usata come tessuto e fibra per le corde
  • 1600 d.C. L’Inghilterra inizia ad importare grande quantità di canapa

Dopo 100 anni di attesa e di pregiudizi dati da stereotipi infondati, la canapa inizia ad essere vista sotto una nuova luce. Le credenze passate iniziano a vacillare man mano che si riscoprono le radici culturali di questa piante da sempre fondamentale per il progresso dell’umanità.

Il disperato bisogno di nuove risorse energetiche eco-sostenibili, soprattutto in questi anni, ha portato alla riqualifica di questa risorsa naturale, con i dovuti controlli, analisi e regolamentazioni.

 

Anna Renna

 

 

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  • Posted on Settembre 21, 2018
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17 Set

Gli italiani e la canapa light

Noi di BuenaVita non pensiamo solo alla vendita!

Nella nostra attività vogliamo informare le persone riguardo i benefici che la pianta della canapa può avere per la salute e le sue mille possibili applicazioni nel settore tecnico e industriale.

Abbiamo chiesto ai visitatori dei nostri punti vendita di Milano e provincia di compilare dei questionari sulla canapa sativa e oggi vogliamo leggere con voi le statistiche che ci riveleranno quanto si conosce della canapa sativa.

Per cosa si usa la canapa sativa

Solo il 60% del nostro campione ritiene di conoscere bene il tema della canapa sativa o cannabis light, quindi, ben il 40% ha voluto interessarsi a questa pianta accogliendola come novità biologica.

Nello specifico i settori di impiego della canapa più conosciuti sono:

  • ambito medico (95%);
  • alimentazione (80%);
  • settore tessile (80%).

La maggior parte delle persone sa che la canapa può essere usata inoltre per:

  • ambito parafarmaceutico (70%);
  • benefici dell’alimentazione (70%);
  • produzione di carta (70%);
  • cosmesi (65%) – donna, uomo.

Non molte persone, ma come è normale aspettarsi, conoscono gli impieghi più tecnici o industriali della canapa, un settore dove potrebbe introdurre importanti alternative biologiche:

  • Bio-carburanti (50%);
  • Bio-edilizia (40%);
  • Bio-plastica (40%);
  • Bonifica dei terreni (40%).

Canapa: l’interesse e le abitudini che non ti aspetti

Andiamo ora a vedere gli aspetti più personali relativi all’interesse e alle abitudini che gravitano attorno alla canapa.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ben il 40% del nostro campione dice di non fumare (sigarette né sigari), statistica che ben si sposa con il fatto che le ricerche online relative al CBD sul territorio italiano si focalizzano sugli olii: prodotti che nascono per attenuare lo stato di ansia, stress e favorire un sonno più profondo.

Dal 2018, su territorio italiano, l’interesse verso la canapa ha avuto un forte incremento (+63% stimato) grazie anche alle nuove normative che hanno infranto il tabù che ne ha bandito l’antica cultura che si era formata anche nel nostro paese riguardo questa risorsa naturale. In particolare, è interessante notare come le ricerche online relative al THC (Delta-9-tetraidrocannabinolo) siano aumentate di qualche punto percentuale mentre è esploso l’interesse e la cultura per il CBD, sostanza alla base degli effetti rilassanti della canapa sativa, che vanta un incremento stimato del 2500% di ricerche online negli ultimi 5 anni in Italia.

Tuttavia, alcuni dei nostri dati rivelano ancora un certo imbarazzo nel condividere il proprio interesse per la canapa seppur sativa e cioè con livelli bassissimi di sostanze psicoattive (THC a norma di legge). Questo dato è anche indice del fatto che questo prodotto, nonostante la rapida e ampia diffusione che sta avendo, è ancora poco conosciuto e soggetto a molti pregiudizi.

Se volete conoscere meglio i benefici della canapa sativa e il mondo BuenaVita vi aspettiamo al Salone internazionale della canapa di Milano dal 28 al 30 Settembre e presso i nostri punti vendita di Milano e Segrate, ricchi di prodotti, informazioni, occasioni, cortesia e appuntamenti.

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*La nostra statistica tiene conto delle sole domande a cui è stata data risposta e le percentuali riportate sono state approssimate per facilitarne la rappresentazione

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  • Posted on Settembre 17, 2018
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07 Set

Cos’è il THC e quali sono i modi in cui interagisce con il cervello umano?

Cos’è il THC e quali sono i modi in cui interagisce con il cervello umano?

Riprendendo l’argomento dell’articolo precedente, intorno alla canapa girano molte leggende, stereotipi e pregiudizi spesso infondati, ciò che sappiamo realmente è che il thc, il principio attivo più famoso della cannabis, è classificato come sostanza psicoattiva poiché stimola il rilascio di dopamina che provoca stati di euforia e aumento dell’appetito.

Il thc, delta-9-tetraidrocannabinolo, è appunto il principio attivo responsabile delle manifestazioni alterate dei sensi o del senso di rilassamento. Nessun caso di morte o dipendenza da cannabis è stato fino ad oggi documentato, vari studi, tutti pubblicati, hanno dimostrato anche la Atossicità del thc.

Il thc ha numerose proprietà terapeutiche e aiuta una vasta gamma di disturbi quali: il morbo di Alzheimer, l’aterosclerosi, il glaucoma, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’apnea durante il sonno, la sindrome di Torrette, il dolore e molti altri disturbi. Questo tetraidrocannabinolo ha proprietà antiemetiche soprattutto per i pazienti soggetti a chemioterapia o pazienti affetti da AIDS che hanno spesso nausee e vomito.

Sono oggi in commercio, in molti paesi, farmaci a base di cannabis o con una minima presenza di thc. I recettori dei cannabinoidi si trovano in tutto il corpo umano ma il thc agisce principalmente sui recettori del cervello ed è il motivo per cui, ad alte quantità e dosi, è soprattutto un elemento psicoattivo.

Ritornando all’argomento del bugiardino per i farmaci, quando abbiamo un forte mal di testa prendiamo antidolorifici senza più leggere le contro indicazioni come: “nausea, gastroenterite, trombosi (…)” e molti altri effetti anche psicoattivi. Per la depressione e l’ansia si usa l’alprazolam che “è un ansiolitico appartenente alla famiglia delle benzodiazepine, più precisamente una triazolo–benzodiazepina,[1][2] a breve durata d’azione che viene usato contro gli attacchi di panico e diversi disturbi d’ansia” come spiega wikipedia.org. Esattamente è uno psicofarmaco con effetti collaterali anche molto gravi e da non prendere prima di guidare, ma in commercio da anni e usato dalla maggior parte della popolazione italiana. Attenzione! con ciò non voglio assolutamente dire che questo farmaco non sia da assumere, anzi, ha risolto e aiutato molte persone.

Ciò che sostengo è che l’impiego di una sostanza naturale con proprietà terapeutiche incredibili, senza effetti collaterali finora dimostrati e che può essere studiata e dosata in modo giusto per ogni situazione, patologia e organismo. Ciò che sostengo è la legittimazione dell’uso e la regolamentazione come avviene in altri paesi. Se sei giù di morale, prima di scappare dal più bravo dottore del mondo, in preda all’ipocondria, prova a distrarti e a rivolgerti alla naturopatia: rilassati, chiudi gli occhi oppure accendi il pc e metti play alla tua serie preferita e prova una Tisanapa oppure l’olio al cbd per un po’, come si suole dire “male non fa!”.

Fonte informative:

– rivista “Cannabis Terapeutica, n2 – settembre/ottobre 2014

– it.wikipedia.org

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  • Posted on Settembre 7, 2018
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31 Ago

I pregiudizi sulla marijuana e il thc

ERBA LEGALE ONLINE: SUPERARE OGGI I PREGIUDIZI DI IERI

Siamo davvero pronti al cambiamento, o abbiamo ancora paure e incertezze dovute ad anni e anni di bigottismo e terrore su ciò che ci è stata presentata come “droga leggera” ma allo stesso tempo dannosa per il cervello e la salute psicofisica?

Sappiamo davvero le conseguenze e gli effetti che i farmaci più comuni hanno sul nostro organismo e sulla nostra psiche? Basta forse un bugiardino all’interno di un prodotto a base di canapa per fare la differenza tra sostanze legali e droga illegale?

Sappiamo che, per qualche motivo, nel passato la canapa veniva utilizzata come anestetico, come tessuto da abbigliamento, come digestivo e addirittura come carta. Ad un certo punto però  le nostre conoscenze si fermano e vengono sovrastate da frasi come “la marijuana fa male”, “se ti scopro a farti le canne, a mamma, ti ammazzo!”, “le canne ti fanno diventare stupido” e molte altre frasi ancora senza fondamento culturale basate solo su stereotipi e paure.

Oggi stiamo assistendo ad un fenomeno particolare e contagioso: la nascita dei cannabis store in Italia.
Dopo la legge del 2017, su proposta del Movimento 5 Stelle, con Loredana Lupo in quanto prima firmataria e successivamente di Adriano Zaccagnini (Sel), Nicodemo Oliverio (Pd) e Dorina Bianchi (Area Popolare), che incentiva la coltivazione della Cannabis sativa, come un fiore che sboccia così hanno iniziato a sbocciare anche negozi di canapa in tutto il nostro territorio nazionale e di conseguenza la produzione e la coltivazione di cannabis ha influenzato l’agricoltura di molte regioni alimentando il settore primario italiano.

I fiori però non bastano:  la cannabis, come abbiamo capito, può essere utilizzata per mille scopi e sotto mille forme, ecco perché i produttori non si sono limitati al classico negozio o e-commerce di erba legale (con un thc inferiore allo 0,2%), ma hanno iniziato a commercializzare prodotti per tutti gli usi partendo da: creme per il viso e per pelli sensibili o secche (poiché la cannabis ha le proprietà di rigenerazione cellulare grazie anche alla presenza di omega 3 e 6); creme per il gonfiore di tutti gli arti, creme antidolorifiche e antinfiammatorie, creme defaticanti (conseguenza dello studio che ha certificato che la canapa sativa ha proprietà anestetizzanti, antinfiammatorie e rilassa i muscoli aiutando ad alleviare l’infiammo, il dolore e il gonfiore). Alimenti come pasta, farine, oli, birre, liquori e molto altro invece derivano dal fatto che la cannabis è un alimento altamente proteico e ricco di proprietà nutritive assimilabili anche attraverso il cibo, e come i pomodori, hanno proprietà anti-invecchiamento.

Come riporta Fabio Dentini nel suo libro “Canapa Medica”, edizione iacobellieditore :“I cannabinoidi oltre ad essere presenti in natura, nelle piante di cannabis, sono presenti e prodotti anche dall’organismo umano. Il sistema endocannabinoide è il responsabile della produzione e del funzionamento dei cannabinoidi prodotti dal nostro corpo e svolge un’azione parallela a quella svolta dai cannabinoidi che possiamo assumere con la canapa. Regola l’assorbimento energetico del nostro organismo, il movimento dei nutrienti, il loro metabolismo e la loro conservazione. Gli endocannabinoidi regolano diverse funzioni del sistema nervoso, dell’apparato cardiaco, del sistema riproduttivo e del sistema immunitario. Infine aiutano il nostro sistema nervoso a comunicare, funzionando come messaggeri fra una cellula e l’altra”. Tali proprietà sono molto importanti per la produzione di integratori a base di olio di canapa che aiutano il nostro corpo nell’assorbimento energetico, stimolano il rilassamento, aiutano chi soffre di insonnia o ansia e come ultima cosa aiutano e stimolano l’appetito e la digestione.

A questo punto una domanda sorge spontanea: perché nonostante la legge in vigore, nonostante le pubblicazioni, gli studi fatti, le testimonianze di famiglie che grazie alla cannabis hanno aiutato i loro figli e parenti affetti da epilessia raggiungendo risultati straordinari, noi italiani ci facciamo ancora condizionare da paure dovute ad un passato di pregiudizi, interessi politici, commerciali, economici che hanno imposto il divieto di coltivazione e uso di questa pianta secondo molti miracolosa? Perché di mille piante usate per la produzione di farmaci, alimenti, integratori, la ricerca non ha mai potuto sperimentare le vere qualità di questa pianta? Speriamo che in questi anni l’appellativo di droga venga dimenticato e sostituito con erba benefica.

In America, come sappiamo, con la ricetta del medico la cannabis si può utilizzare da anni a scopo terapeutico ed è da anni che ci sono ricerche e risultati che portano a pensare che la marijuana, studiata accuratamente e regolamentata, ha delle qualità che molte piante non hanno. Forse un bugiardino o una ricetta cambierebbe le cose? Non abbiamo questa risposta ma conosciamo le proprietà della canapa e ogni giorno noi di BuenaVita.eu cerchiamo di fare più informazione possibile per portare questo mercato a rendere quanto dovrebbe, poiché on vi è dubbio nel pensare che un simile mercato aiuti anche la crescita economica del nostro paese.

Un ulteriore e forse il più importante motivo per coltivare canapa è che essa è eco-sostenibile e che, come riportano molti studi e articoli, aiuta il fitorisanamento: “Con Fitobonifica (o fitorisanamento) si intende l’impiego di vegetali per la bonifica dei terreni e degli ambienti. Alcuni vegetali, tra cui la canapa, sono infatti in grado di imprigionare tra le radici le sostanze inquinanti presenti nel terreno, disgregare o ancora accumulare all’interno della pianta. La canapa non solo è in grado di catturare dal terreno contaminanti organici e inorganici tra cui metalli e altre sostanze inquinanti, ma aiuta a ridurre la presenza di CO2 nell’aria e interviene anche sull’acqua”.

Cos’è il THC e il CBD e come possono influire sul nostro organismo e sulla nostra mente, ma soprattutto in che quantità?

Nel prossimo articolo parleremo delle vere potenzialità del thc e di quali elementi di questa pianta ci possono aiutare o meno e in quali quantità.

 

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  • Posted on Agosto 31, 2018
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24 Ago

IL SISTEMA ENDOCANNABINOIDE

“I cannabinoidi oltre ad essere presenti in natura, nelle piante di cannabis, sono presenti e prodotti anche dall’organismo umano. Il sistema endocannabinoide è il responsabile della produzione e del funzionamento dei cannabinoidi prodotti dal nostro corpo e svolge un’azione parallela a quella svolta dai cannabinoidi che possiamo assumere con la canapa. Regola l’assorbimento energetico del nostro organismo, il movimento dei nutrienti, il loro metabolismo e la loro conservazione.

Gli endocannabinoidi regolano diverse funzioni del sistema nervoso, dell’apparato cardiaco, del sistema riproduttivo e del sistema immunitario. Infine aiutano il nostro sistema nervoso a comunicare, funzionando come messaggeri fra una cellula e l’altra.”

www.buenavita.eu

Fonte: Canapa Medica di Fabrizio Dentini – iacobellieditore

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  • Posted on Agosto 24, 2018
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30 Lug

La Cannabis Legale?

La Cannabis Legale?

Questa è una delle domande che si pone qualsiasi persona appena sente parlare del tema cannabis terapeutica.

La Cannabis terapeutica proviene da una linea genetica costante: ciò vuol dire che tutte le piante hanno un profilo genetico uguale, e dunque ogni volta crescono con le stesse caratteristiche. La coltivazione da parte di esperti in ambiente chiuso e la standardizzazione delle procedure di crescita, raccolta e confezionamento, garantiscono un prodotto a contenuto alto e costante di principi attivi ed una bassa presenza di contaminanti. Alcune piante vengono irradiate con raggi Gamma per eliminare qualsiasi batterio/muffa che possa agire come agente contaminante. Come nel caso dei pazienti immuni-depressi che oltre ad essere gravemente malati hanno un maggior rischio di esporsi ad infezioni microbiche, ed è proprio per questo che necessitano di una Marijuana non infettata.

Differentemente, i prodotti coltivati all’aperto non garantiscono una qualità ed un contenuto di principi attivi costanti, oltre che presentare una difficile contaminazione. Nella cannabis terapeutica vengono utilizzate le sole infiorescenze femminili, le quali hanno un costo maggiore dell’erba che troviamo in strada.

Quindi la Marijuana che viene utilizzata per scopi medici si può ormai definire e consacrare una sostanza utile nella gestione della Sclerosi Multipla, nell’inappetenza, vomito e nausea da chemioterapia o HIV, glaucoma, nel trattamento del dolore oncologico, nell’epilessia, nella Fibromialgia, nel Parkinson, eccetera.

Numerose sono le inchieste e le testimonianze che in questi anni si sono svolte in tutta Italia per determinare e definire la qualità della cannabis illegale comprata in strada. Statisticamente è stato confermato che nella maggior parte delle volte ci troviamo di fronte ad una Marijuana che potremmo identificare come “dopata”. La Marijuana, essendo ancora considerata come droga, è severamente proibita dalle leggi e gestita dalle mafie, le quali hanno come solo ed unico scopo quello del profitto a discapito della qualità e dei controlli. La cannabis illegale va incontro al taglio per aumentare il guadagno di ogni singolo spacciatore. Il taglio serve per aumentare il peso della sostanza, migliorare gli effetti di “sballo”, e alterarla in modo che sia meno riconoscibile da eventuali controlli. Da una parte quindi, troveremo Marijuana contenenti quantità di thc elevatissimo (26%), e dall’altra invece, marijuana di bassa qualità; la caratteristica che le accomuna, è che entrambi i casi presentano comunque al loro interno sostanze altamente nocive per la salute dell’uomo. Ad esempio, additivi chimici sono impiegati per rinforzare l’effetto dell’erba di bassa qualità: lacca, colla e lucido da scarpe vengono utilizzati per donare la lucentezza tipica delle resine di erbe di alta qualità.

Per appesantire la merce invece, vengono usati prodotti quali fibra di vetro, alluminio, cadmio e paraffina, i quali possono provocare malattie respiratorie molto gravi. Generalmente se non quasi sempre, nell’erba di bassa qualità viene aggiunta un’infinità di sostanze tossiche, tra le quali spicca l’ammoniaca; questa irrita le vie respiratorie e provoca sintomatiche gravi, fino a portare alla morte. L’alta tossicità dell’ammoniaca è da ricercare nel fatto che, disciolta nel sangue, innalza il pH ematico aumentando l’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno tanto da renderla incapace di rilasciarlo ai tessuti, legandosi col chetoglutarato, bloccando di fatto il ciclo di Krebs. Inoltre forma emboli gassosi, che rappresentano uno stato patologico in cui una bolla d’aria ostruisce il normale flusso di sangue all’interno di un vaso, questo può portare velocemente alla morte, infatti le complicazioni più gravi sono l’ictus, l’attacco di cuore o insufficienza respiratoria.

La cannabis da strada è quindi totalmente differente dalla cannabis utilizzata a scopo terapeutico: oltre a causare danni fisici, comporta anche danni mentali, favorendo ad esempio il “rischio di schizofrenia“, e portando alla “comparsa di stati d’ansia“ e paranoie.

Infine, è proprio la marijuana illegale a traghettare il consumatore verso ambiti di dipendenza che altrimenti non avrebbe.

Anche Roberto Saviano e il capo dell’Antimafia Roberti chiedono di legalizzare l’uso della cannabis a scopo ricreativo al fine di dirottare le forze investigative alla ricerca e sequestro di sostanze più pericolose, chiedendo inoltre che siano i Monopoli di Stato a farsi carico della coltivazione, della lavorazione e della vendita, in modo che le mafie italiane e straniere restino tagliate fuori per sempre da questo maledetto, se pur altamente redditizio business: è infatti stimato che i costi del proibizionismo si aggirino intorno a 7 miliardi di euro l’anno.”

Pubblicato originalmente in BeLeaf 5, settembre 2017

Altro in Canapa Terapeutica

Cannabis terapeutica e “da strada”: esistono differenze?

 

 

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  • Posted on Luglio 30, 2018
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13 Lug

Olio di Cannabis per la Cosmesi, Verdesativa

“Olio di Cannabis sativa, per una cosmesi naturale e funzionale

Verdesativa propone una linea completa di prodotti cosmetici, vegetali ed ecologici, con tutte le preziose funzionalità dell’olio di semi di canapa

Scomparsa all’inizio degli anni ’60, la coltivazione della canapa è stata reintrodotta in Italia nel 1998. Le potenzialità d’uso di questa pianta d’antica tradizione sono molteplici: se ne ricavano tessuti, carta, combustibili, materiali plastici biodegradabili e un olio dalle eccezionali proprietà nutritive, contenente tutti gli aminoacidi essenziali e ricco di acidi grassi polinsaturi, vitamine e oligoelementi, che può essere efficacemente impiegato anche per uso esterno nella realizzazione di saponi, cosmetici, detersivi, cere e addirittura di lubrificanti e vernici di alta qualità e non inquinanti. Dopo quarant’anni di proibizionismo, tornare a utilizzare questa preziosa materia prima ha presentato notevoli difficoltà, per la mancanza di un’adeguata filiera di trasformazione e per il persistere di alcune barriere normative, nonché di limiti imposti dalla carenza tecnologica per le lavorazioni da fibra, fattori che impediscono o rendono non remunerativi alcuni usi, come quello alimentare e tessile. Si colloca in questo scenario la nascita di Verdesativa, che inizia nel 1998 la produzione di cosmetici naturali a base di olio spremuto a freddo dai semi di canapa sativa (al 100% italiana, coltivata dall’azienda agricola biologica Nuova Terra). Titolari di Verdesativa sono Alessio Musti e Sonia Capra, che ne illustra a L’Erborista programmi, obiettivi e filosofia produttiva.

Verde e profumato, a un tempo denso e leggero, ricco di clorofilla e di preziosi elementi, l’olio di canapa presenta molte proprietà di interesse cosmetico: è un antiossidante naturale (ricco di vitamina E, contribuisce a prevenire la formazione di radicali liberi), lenitivo, tonificante, riequilibrante e nutriente (con tutti gli aminoacidi essenziali, oltre ai preziosi Omega-3 e Omega-6 in alta concentrazione e in un rapporto ottimale). Tali caratteristiche lo rendono ideale per realizzare cosmetici destinati a pelli sensibili, secche, disidratate, senili, tendenti a rugosità, arrossamento e screpolatura: quindi, ad esempio, per i prodotti anti-età ma anche per solari e per un’ampia gamma di saponi e detergenti, nonché per la cura di pelli stressate e ipersensibili. Assorbito facilmente dalla pelle e con elevata fluidità, quello di canapa è inoltre il migliore tra gli oli da massaggio e rende la pelle tonica, idratata e luminosa, senza lasciare traccia di untuosità.

Quali sono i prodotti a base di olio di canapa realizzati da Verdesativa? Tra il settembre 1998 e il maggio 1999 abbiamo creato una linea cosmetica completa, poi costantemente arricchita e perfezionata. L’olio puro per il corpo, ad alta concentrazione di principi attivi, è realizzato in quattro varianti, in base ai diversi oli essenziali aggiunti all’olio di semi di canapa. Con azione nutritiva, lenitiva e idratante, è ideale per trattare pelli secche e con calo di tono ed elasticità, ma anche come riequilibrante del cuoio capelluto, eliminando l’eccesso di sebo e forfora. Indicato anche per le pelli più delicate di bambini e anziani è, come tutti i nostri prodotti, perfettamente dermocompatibile, non testato su animali e assolutamente naturale, senza derivati dal petrolio, profumi o coloranti sintetici. Con gli stessi criteri sono realizzati anche gli altri cosmetici Verdesativa (tutti vegetali, pienamente adatti a vegetariani e vegan) che comprendono creme per viso, corpo, mani, piedi, effetto lifting e antirughe, latte detergente, emulsioni dopobarba, saponi vegetali al 100% e una vasta gamma di prodotti per bagno, doccia e shampoo, per i quali vengono usati solo tensioattivi delicati di origine vegetale, oli essenziali ed estratti glicerici. Dermocompatibili, a basso impatto ambientale e completamente biodegradabili, non contengono profumi, conservanti o coloranti sintetici, né SLS, SLES, PEGS, PPPG, OGM o altre sostanze ritenute a rischio.

Un aspetto che tengo a sottolineare perché in tanti cosmetici definiti ‘naturali? c’è molta chimica, spesso senza che il consumatore ne sia consapevole, con l’utilizzo di ingredienti potenzialmente sensibilizzanti, tossici, allergizzanti, o anche semplicemente aggressivi e irritanti, quali solfati, petrolati, conservanti che rilasciano formaldeide, coloranti e profumi di sintesi, siliconi, etossilati, sostanze alogeno organiche, PEGs e loro derivati. Per questa diffusa tendenza a usare la chimica di sintesi anche nella cosmesi cosiddetta ‘naturale’, all’inizio non è stato facile formulare prodotti in linea con la nostra filosofia e abbiamo impostato il nostro lavoro su linee guida indicateci da tecnici tedeschi, scegliendo sempre la sostanza più naturale, più dermocompatibile e a minor impatto ambientale, anche e soprattutto rispetto a tensioattivi, conservanti ed emulsionanti.

Come nasce l’idea di sviluppare cosmetici a base di olio di canapa?Quando nel 1998, dopo quarant’anni di abbandono, la coltivazione della canapa è lentamente riapparsa nelle nostre campagne, sono nati progetti e sogni per recuperare una tradizione nazionale e trovare nuovi campi.

Come si concretizza, questo impegno per una cosmesi realmente naturale? Per fare la massima chiarezza in tal senso abbiamo costituito, con altre aziende italiane pioniere nella cosmesi naturale, l’Associazione dei produttori di Cosmesi Controllata Naturale, Co.Co.Nat. (www.coconat.org), che prendendo spunto da un disciplinare tedesco di certificazione della cosmesi naturale, ha elaborato un dettagliato regolamento, con una lista positiva degli ingredienti ammessi, per la produzione di cosmetici naturali garantiti dal marchio di qualità. Vi si specifica che tutte le materie prime vegetali devono provenire da agricoltura biologica o raccolta spontanea certificata, quando reperibili sul mercato (purtroppo bisogna ammettere che oggi ancora si fa molta fatica a trovare materie prime per la cosmesi certificate biologiche) mentre quelle d’origine animale, oltre a venire da allevamenti biologici certificati, non devono comportare sofferenze né tanto meno la soppressione degli animali, sui quali è proibita la sperimentazione dei prodotti finiti e degli ingredienti. La lista positiva è molto restrittiva e molto tutelante per il consumatore. Oltre all’impegno in Co.Co.Nat. a fianco di altri produttori, fondamentale per noi è anche il rapporto con i distributori, partner fondamentali nel trasmettere contenuti e valori del nostro lavoro. Ci rivolgiamo soprattutto ai negozi di alimentazione biologica e alle erboristerie, che per cultura, sensibilità e tipologia di clientela sono i più vicini alla nostra impostazione. Vogliamo che il consumatore impari a vedere dentro’ il prodotto, possa capire come e con cosa è fatto, e quindi effettuare scelte consapevoli.

Per questo le etichette di tutti i cosmetici Verdesativa, totalmente rinnovate, oltre a essere molto curate esteticamente sono ricche di informazioni, con un chiaro specchietto che elenca tutti gli ingredienti, con i ‘si’e i ‘no’ della cosmesi naturale, ovvero il dettaglio di cosa viene utilizzato e cosa no. Tutte le schede dei nostri prodotti, ‘spiegati’ e con l’elenco completo degli ingredienti, sono disponibili in internet (www.verdesativa.com), inoltre abbiamo realizzato un depliant informativo di 16 pagine su dermocompatibilità, cosmesi pulita e impatto ambientale. Un’altra importante categoria di interlocutori con cui stiamo aprendo interessanti prospettive di dialogo sono i medici dermatologi, mentre un significativo progetto in ambito medico è la sperimentazione, avviata con la ASL di Modena nel settembre di quest’anno, su un campione di soggetti allergici degenti nel reparto Chirurgia dell’Ospedale di Modena.

Quali sono i vostri programmi per il prossimo futuro? Proseguire nell’impegno per una cosmesi naturale senza compromessi, sul duplice binario dello sviluppo di prodotti realmente naturali ed ecologici, di elevata qualità ed efficacia, e della diffusione di una maggiore consapevolezza tra operatori e consumatori. Come novità di prodotto, a settembre è uscita la Crema Lifting Bioattiva, all’olio di canapa con rosa e vaniglia, ricca di preziosi oli ed estratti vegetali. A pH fisiologico e adatta a tutti i tipi di pelle per l’elevata tollerabilità, riduce la profondità delle rughe e decongestiona visibilmente le occhiaie, oltre a proteggere dagli agenti esterni e prevenire la formazione di radicali liberi.

Un’altra novità imminente è l’olio alimentare, con elevato contenuto di vitamine (Vit. E, Vit. del gruppo B), oligoelementi e acidi grassi polinsaturi Omega-3 e Omega-6, nonché il prezioso GLA, l’acido gamma-linolenico. Infine, per quanto riguarda la distribuzione, desideriamo sviluppare la nostra presenza nei centri di estetica, con prodotti di uso professionale, in parte già realizzati e in vendita da settembre, e in parte in fase di studio, e ampliare quella sui mercati esteri. Siamo già presenti nei principali Paesi europei, dove una più avanzata cultura del naturale permette di capire e apprezzare pienamente la qualità dei nostri prodotti, e stiamo ottenendo riscontri positivi anche in Asia.”

ottobre 2004 – l’Erborista

Tags: Benessere, Salute, Uncategorized
  • Posted on Luglio 13, 2018
  • Categorie: Uncategorized
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news Buenavita cannabis Milano
05 Lug

Quali sono i benefici della Canapa?

Quali sono le proprietà dei semi di Canapa?
I semi sono composti per il 24% da proteine a cui si aggiungono gli otto aminoacidi essenziali. Si tratta di leucina, isoleucina, fenilalanina, lisina, metionina, treonina, triptofano e valina.

A cosa servono?
Gli aminoacidi sono usati dal nostro corpo per fabbricare proteine.Tra i venti aminoacidi che prendono parte al rinnovo cellulare, soltanto otto non sono sintetizzabili e per questo sono definiti “aminoacidi essenziali”.Questi aminoacidi possono essere introdotti solo con l’alimentazione. Quasi tutti gli alimenti del mondo vegetale contengono solo alcuni di questi aminoacidi essenziali, soltanto i semi di canapa contengono tutti gli aminoacidi essenziali!

Grassi, Vitamine e Sali Minerali
I semi di canapa sono ricchi di grassi vegetali, per circa il 35%. All’interno di questa percentuale ci sono grassi polinsaturi essenziali per il corretto funzionamento di muscoli, recettori nervosi e numerose ghiandole.
Il contenuto vitaminico dei semi di canapa è molto importante, come la presenza di vitamina E, tuttavia nei semi di canapa troviamo anche la vitamina A, B1, B2, PP e C. Tra i sali minerali troviamo invece potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro.

Come sono usati i semi di Canapa?
I semi di canapa crudi vengono spremuti a freddo per ottenere Olio di Canapa, ricco di Omega 3 e Omega 6 e in alternativa consumati insieme a pietanze, che sia yogurt a colazione o un’insalata a cena.

Benefici
I benefici dei semi di Canapa sono antinfiammatori per la loro ricchezza di omega-3 e di acido gamma-linolenico. Grazie alla presenza di grassi polinsaturi i semi di canapa sono considerati un ottimo alleato per la salute del cuore.

Problemi di stitichezza?
Grazie alla ricchezza di fibre i semi di canapa sono ottimi per migliorare e preservare il corretto funzionamento dell’intestino.
La vitamina E, contenuta nei semi di canapa, è un potente antiossidante, che contribuisce a bloccare l’azione nociva dei radicali liberi, principali responsabili della degenerazione cellulare.

Come può aiutare la mia pelle?
L’olio estratto dai semi di canapa è ricco, come detto sopra, di Omega3 e 6, di acido Gamma Linoleico , di Vitamina E e di vitamine del gruppo B, di aminoacidi essenziali e di oligo elementi. Previene efficacemente la disidratazione cutanea, nonché tutti gli stati di estrema sensibilità e fragilità epidermica, ripristinando la naturale elasticità della pelle, luminosità e la sua necessaria funzione di barriera.
Spesso i prodotti commerciali ottengono lo stesso risultato ma aggredendo la pelle e nel tempo tendono a non avere più l’effetto desiderato ma ad indurre la perso a dover comprare altri prodotti per curare le controindicazioni del primo prodotto.
Grazie alla sua peculiarità di assorbimento veloce, la canapa sativa penetra negli strati più  profondi del derma, quest’olio eccezionale è adatto alla cura di tutto il tuo corpo, dei tuoi bambini o del tuo amico a 4 zampe.
La canapa è anche un’ottima fibra tessile utilizzata già in passato, resistete ed ecologica, ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.

Tags: Benessere, Salute, Uncategorized
  • Posted on Luglio 5, 2018
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