Cos’è il THC e quali sono i modi in cui interagisce con il cervello umano?
Riprendendo l’argomento dell’articolo precedente, intorno alla canapa girano molte leggende, stereotipi e pregiudizi spesso infondati, ciò che sappiamo realmente è che il thc, il principio attivo più famoso della cannabis, è classificato come sostanza psicoattiva poiché stimola il rilascio di dopamina che provoca stati di euforia e aumento dell’appetito.
Il thc, delta-9-tetraidrocannabinolo, è appunto il principio attivo responsabile delle manifestazioni alterate dei sensi o del senso di rilassamento. Nessun caso di morte o dipendenza da cannabis è stato fino ad oggi documentato, vari studi, tutti pubblicati, hanno dimostrato anche la Atossicità del thc.
Il thc ha numerose proprietà terapeutiche e aiuta una vasta gamma di disturbi quali: il morbo di Alzheimer, l’aterosclerosi, il glaucoma, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’apnea durante il sonno, la sindrome di Torrette, il dolore e molti altri disturbi. Questo tetraidrocannabinolo ha proprietà antiemetiche soprattutto per i pazienti soggetti a chemioterapia o pazienti affetti da AIDS che hanno spesso nausee e vomito.
Sono oggi in commercio, in molti paesi, farmaci a base di cannabis o con una minima presenza di thc. I recettori dei cannabinoidi si trovano in tutto il corpo umano ma il thc agisce principalmente sui recettori del cervello ed è il motivo per cui, ad alte quantità e dosi, è soprattutto un elemento psicoattivo.
Ritornando all’argomento del bugiardino per i farmaci, quando abbiamo un forte mal di testa prendiamo antidolorifici senza più leggere le contro indicazioni come: “nausea, gastroenterite, trombosi (…)” e molti altri effetti anche psicoattivi. Per la depressione e l’ansia si usa l’alprazolam che “è un ansiolitico appartenente alla famiglia delle benzodiazepine, più precisamente una triazolo–benzodiazepina,[1][2] a breve durata d’azione che viene usato contro gli attacchi di panico e diversi disturbi d’ansia” come spiega wikipedia.org. Esattamente è uno psicofarmaco con effetti collaterali anche molto gravi e da non prendere prima di guidare, ma in commercio da anni e usato dalla maggior parte della popolazione italiana. Attenzione! con ciò non voglio assolutamente dire che questo farmaco non sia da assumere, anzi, ha risolto e aiutato molte persone.
Ciò che sostengo è che l’impiego di una sostanza naturale con proprietà terapeutiche incredibili, senza effetti collaterali finora dimostrati e che può essere studiata e dosata in modo giusto per ogni situazione, patologia e organismo. Ciò che sostengo è la legittimazione dell’uso e la regolamentazione come avviene in altri paesi. Se sei giù di morale, prima di scappare dal più bravo dottore del mondo, in preda all’ipocondria, prova a distrarti e a rivolgerti alla naturopatia: rilassati, chiudi gli occhi oppure accendi il pc e metti play alla tua serie preferita e prova una Tisanapa oppure l’olio al cbd per un po’, come si suole dire “male non fa!”.
Fonte informative:
– rivista “Cannabis Terapeutica, n2 – settembre/ottobre 2014

