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news Buenavita cannabis Milano
24 Mag

LE PROPRIETÀ ANTICANCRO DEI CANNABINOIDI

La società israeliana Cannabics, che si occupa di medicina personalizzata e terapie contro il cancro, ha annunciato che inizierà a breve uno studio clinico per valutare le potenzialità antitumorali dei cannabinoidi tramite l’analisi delle biopsie dei pazienti. Gli effetti apoptotici/citotossici di una moltitudine di estratti di cannabinoidi saranno poi valutati attraverso la piattaforma di screening dell’azienda.

Il dottor Eyal Ballan, CTO e co-fondatore di Cannabics, ha dichiarato: “Riteniamo che questo sia un passo da giganteper la ricerca sulla biologia del cancro e dei cannabinoidi. Lo screening delle proprietà antitumorali dei cannabinoidi sulle linee cellulari cancerogene produce dati sui gruppi di pazienti, mentre i campioni di biopsia ci forniscono approfondimenti a livello individuale e possono meglio prevedere il risultato clinico e migliorare il nostro sviluppo preclinico di composti antitumorali”.

Cannabics sarà in grado di ottenere, previo il consenso dei pazienti, una biopsia e un campione di sangue ed eseguire i test di sensibilità e resistenza a cannabinoidi e terapie tradizionali.

Questo protocollo fa parte della missione in corso di Cannabics di commercializzare i suoi prodotti personalizzati e applicare la sua tecnologia ai cannabinoidi e alla chemioterapia, che a sua volta fornirà ai medici e ai loro pazienti dati di supporto per decisioni più informate.

“Questo studio è un continuum del nostro studio in-vitro alla ricerca di effetti apoptotici dei cannabinoidi in modo personalizzato. Crediamo che sia la prima volta che i cannabinoidi sono essere testati su biopsie “fresche” e il nostro obiettivo è quello di incorporare nello studio diversi coltivatori di cannabis, a livello locale e globale, e investire ulteriormente nella mappatura del loro repertorio di cannabinoidi al fine di fornire trattamenti personalizzati su misura per i pazienti oncologici”.

FONTE: https://www.cannabisterapeutica.info/2019/05/09/uno-studio-clinico-per-valutare-le-proprieta-anticancro-dei-cannabinoidi/

  • Posted on Maggio 24, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
23 Mag

CHI CONSUMA CANNABIS IN ITALIA?

Di cannabis, soprattutto nel dibattito mainstream, se ne parla poco; e in quel poco, spesso se ne parla a sproposito. In opposizione a questo dibattito, che spesso accomuna sostanze diverse e – come vedremo – tipi diversi di consumatori, si colloca questa indagine. Un’indagine che, partendo dal tentativo di definire un primo profilo di chi fa uso di cannabis, intende riflettere in termini macro sulla popolazione dei consumatori di cannabis. Ed è seguendo questo filo rosso che si divide tra la condotta individuale e quell’aspetto economico-sociale che in qualche modo trascende il singolo che abbiamo deciso di ovviare ai limiti di spazio. In altri termini i risultati della ricerca verranno illustrati in più parti; se qui troverà spazio un’analisi fondamentalmente descrittiva del consumatore di cannabis , nelle parti successive (che verranno presentate nei prossimi numeri) ci si concentrerà sul consumo – nelle sue varie dimensioni – e sulle sue implicazioni a livello economico-sociale.

L’indagine si basa sui dati raccolti tramite questionari somministrati ai visitatori della IV edizione del “Canapa Mundi”, il principale evento fieristico sulla canapa a livello nazionale, che ha avuto luogo a Roma dal 16 al 18 febbraio 2018. Un evento che ha una storia abbastanza recente, ma che nondimeno ha visto in pochi anni una crescita esponenziale. Infatti le presenze alla fiera in soli 4 anni sono più che triplicate, passando dai 9000 della prima edizione ai 30000 dell’edizione 2018; già questo può essere preso come primo indicatore della profonda e articolata struttura che esiste dietro il semplice spinello.

I questionari sono stati somministrati da un gruppo di studenti volontari e non retribuiti della Sapienza, reclutati e coordinati dal dott. Andrea Pietrolucci. Infine, si ringrazia la direzione di “Canapa Mundi” per la collaborazione offerta, ed in particolare lo stand di “BeLeaf Magazine” che ha gentilmente ospitato questa iniziativa.

Concludiamo questa nota introduttiva con un’avvertenza, che come vedremo nasconde però anche delle indubbie potenzialità; data la collocazione periferica della struttura che ha ospitato l’evento ed il prezzo di ingresso (10 euro il costo del biglietto intero giornaliero), è presumibile che l’insieme dei visitatori rappresenti un campione distorto, in cui sono sovra rappresentati coloro che, per finalità di consumo o commerciali, sono maggiormente interessati al tema della cannabis. Come si può preliminarmente notare (Grafico 1), più del 75% del campione intervistato si caratterizza per un consumo abituale di cannabis.

Chi è il consumatore di cannabis?

Prima di indagare l’aspetto macro, che sia quello economico o quello sociale, cominciamo con l’aspetto micro, più propriamente descrittivo, volto a delineare un primo profilo del consumatore di cannabis – al netto di vuote retoriche o rappresentazioni improbabili. Partiamo dunque col definire chi è il consumatore di cannabis, e quindi con l’analisi di quelle variabili funzionali ad inquadrare a livello individuale la natura del consumatore di cannabis. Fra tutte ci concentriamo su quattro variabili in particolare, che hanno mostrato i risultati più interessanti: l’età, il genere, il titolo di studio e la condizione professionale.

Per quanto riguarda l’età, se è possibile ipotizzare a colpo d’occhio che la maggior parte dei consumatori di cannabis in Italia sia relativamente giovane – con la grande maggioranza, più di 4 persone su 5 (circa l’81%), compresa nella fascia d’età tra i 20 e i 40 anni – è interessante notare come, seppur con un lieve scarto, la frequenza degli ultra-quarantenni sia maggiore rispetto a quella degli adolescenti (Grafico 2). Questo dato, se da una parte pare confutare la rappresentazione dell’uso di cannabis come – vero o presunto – mero gesto di ribellione giovanile, dall’altra pare confermare l’ipotesi circa l’invecchiamento della platea dei consumatori di cannabis italiani (coerentemente con l’andamento della serie storica delle segnalazioni all’A.G. per detenzione di cannabis).

Il genere maschile è largamente prevalente (72%), a sostegno della letteratura in materia che vede il consumo di cannabis prerogativa degli uomini; in altri termini, per ogni donna ci sono tre uomini che consumano cannabis. All’interno delle due distribuzioni, inoltre, il consumo abituale è prevalente in misura maggiore tra gli uomini (78,6%) rispetto alle donne (68,4%) (Grafico 3). D’altro canto è ipotizzabile che queste differenze vadano assottigliandosi nel corso degli anni, come tra l’altro emerge dal rapporto SI.Pa.D (2016) che evidenzia un maggiore aumento nel consumo di cannabis presso le donne piuttosto che presso gli uomini. Benché tale relazione sia tutta da verificare (e offra un interessante spunto di ricerca), si può ipotizzare che sia dovuta essenzialmente a due fattori: da un lato un cambiamento di tipo emancipativo che ha investito – e sta investendo – il ruolo della donna, e dall’altro un cambiamento di tipo normalizzante che ha investito – e sta investendo – l’uso della cannabis stessa.

Il discorso che si può portare avanti relativamente alle variabili “Titolo di studio” e “Condizione professionale” è comune per ciò che concerne un esito paradossale. Lo scenario che si prospetta è il seguente: il grado di istruzione, così come quello di occupazione, si presentano al di sopra della media nazionale. Se ovviamente non si intende inferire che l’assunzione di cannabis comporta in media l’ottenimento di un titolo di studio più alto o il raggiungimento di una migliore occupazione lavorativa, risulta necessario sottolineare come difficilmente si possa affermare il contrario.

In altri termini, questo risultato confuta empiricamente l’ipotesi che l’assunzione di cannabis danneggi le capacità di apprendimento dei consumatori – anche di quelli assidui, i più presenti nel nostro campione –; ed anzi, l’elevato grado di istruzione degli intervistati conferma l’ipotesi circa l’esistenza di uno storico legame tra attività speculativa e consumo di cannabis. D’altra parte, coerentemente con la letteratura in materia, non è possibile rinvenire un legame statisticamente significativo tra assunzione di stupefacenti e abilità occupazionali.

In particolare, al netto dell’influenza esercitata su queste variabili dalla distorsione del campione e dal meccanismo di autoselezione che ha portato a partecipare alla fiera (e alla nostra ricerca) determinate fasce piuttosto che altre, ben il 27,5% ha dichiarato possedere una laurea, il 54,8% un diploma di scuola superiore, e appena il 17,7% il diploma di scuola media (Grafico 4).

Per quanto riguarda la condizione professionale, come in ogni indagine sulla diffusione del consumo di cannabis, anche nel nostro campione une delle categorie più rappresentate è quella degli studenti (26,7%). Ricodificando poi la variabile nelle modalità “Alta qualificazione/Media qualificazione/Bassa qualificazione/ Studenti/ Non occupati” possiamo notare una distribuzione pressappoco uniforme, dove le categorie che presentano una minore frequenza sono proprio i non occupati (11%) e i lavoratori con una bassa qualificazione (11%) (Grafico 5).

Dunque, in questa prima parte abbiamo voluto presentare, sulla base dei dati raccolti, un primo profilo del consumatore di cannabis. Una descrizione che, come si è visto, si pone in netto contrasto rispetto all’approssimativa rappresentazione che media e attori politici e istituzionali spesso forniscono. All’interno di questi discorsi il consumatore di cannabis viene dipinto – o, meglio, caricaturizzato –come un adolescente, uomo, che in seguito all’(ab)uso della sostanza non riesce né a raggiungere un alto livello d’istruzione né ad ottenere un’occupazione soddisfacente, ritrovandosi così relegato ai margini della società. Come abbiamo avuto occasione di mostrare, la realtà è molto più complessa del semplice stereotipo che pretende di descriverla. Attraverso un’analisi empirica si è mostrato che quell’adolescente nella maggior parte dei casi ha tra i 20 ed i 40 anni (la cui età media aumenta sempre più); che all’uomo, in realtà, si contrappone una componente femminile che, pur essendo relativamente minoritaria, sta acquisendo un peso sempre più importante; infine, si è svelato che quel soggetto apatico, svogliato e privo degli strumenti necessari per affrontare la vita scolastica e lavorativa in realtà poco o nulla ha a che fare con il consumo di cannabis.

 

*Matteo Cerasoli, Andrea Pietrolucci, Marco Rossi, Gwon Son – Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Università La Sapienza, Roma

FONTE: https://beleafmagazine.it/2018/10/03/chi-consuma-cannabis-studio-italia/

  • Posted on Maggio 23, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
22 Mag

TUMORE DIMEZZATO CON OLIO DI CBD: IL CASE REPORT DI UN PAZIENTE INGLESE

In tutto il mondo, nonostante le centinaia di studi scientifici in vitro e su animali che testimoniano le potenzialità antitumorali della cannabis, non è ancora stato avviato uno studio clinico che indaghi a fondo questi risultati, aumentano i case report di singoli pazienti che ne testimoniano le potenzialità.

L’ultimo in ordine di tempo è quello di un paziente inglese 81enne, che, dopo aver rifiutato di seguire i trattamenti tradizionali, ha deciso di assumere olio di cannabis ad alto valore di CBD per trattare il proprio cancro al polmone.

Il risultato straordinario, riportato dai medici che l’hanno in cura sulla rivista scientifica Sage Open, è che non solo il tumore non è progredito, ma che le sue dimensioni si sono dimezzate. “I dati presentati indicano che il CBD può aver avuto un ruolo nella risposta straordinaria in un paziente con adenocarcinoma istologicamente provato al polmone – si legge nello studio – a seguito dell’auto-somministrazione dell’olio di CBD per un mese e in assenza di qualsiasi altro cambiamento identificabile nello stile di vita, farmaci assunti o cambiamento della dieta. Sono necessari ulteriori studi sia in vitro che in vivo per valutare meglio i vari meccanismi di azione del CBD sulle cellule maligne e la sua potenziale applicazione nel trattamento non solo del cancro del polmone ma anche di altri tumori maligni”.

Se da una parte la cannabis viene oggi utilizzata per trattare i sintomi di questa patologia come dolore, inappetenza, nausea e insonnia, il potenziale antitumorale di diversi cannabinoidi sull’uomo rimane inesplorato. Massimo Nabissi, ricercatore italiano che da tempo si dedica a questa tematica, ha spiegato a Fanpage.it: “Oramai lo studio dei cannabinoidi per le loro proprietà anti-cancerogene è una realtà, ed è assurdo che ci sia una mentalità così restrittiva: sul tumore al polmone, alla mammella, alcuni dati sul pancreas, sul tumore cerebrale e sul mieloma, di studi pre-clinici ce ne sono almeno un centinaio, sempre più dettagliati: quello che manca è la ricerca clinica eseguita sui pazienti”.

“Con una mole di lavori preclinici così ampia”, continua Nabissi, “non si capisce perché non vengano autorizzati i primi studi clinici. Bisognerebbe prendere le evidenze interessanti, fare un ultimo lavoro preclinico con dei parametri, in modo che, se i risultati sono buoni, si possa passare alla ricerca clinica con delle linee guida decise a priori”.

Intanto la ricerca scientifica, per lo meno quella su cellule e cavie animali progredisce. Oltre all’apoptosi, e cioè una forma di morte cellulare programmata delle cellule del cancro, di recente è stato dimostrato che il CBD inibisce il rilascio di certe strutture delle cellule tumorali, resistenti agli agenti chemioterapici e che favoriscono il cancro.

FONTE: https://www.cannabisterapeutica.info/2019/05/01/tumore-dimezzato-con-olio-di-cbd-il-case-report-di-un-paziente-inglese/

  • Posted on Maggio 22, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
20 Mag

CANNABIS E SESSO: CANNABIS E PIACERE SESSUALE FEMMINILE

L’utilizzo di cannabis migliora la soddisfazione del piacere sessuale femminile. A dimostrarlo è un recente studio americano della Saint Louis University School of Medicine pubblicato su Sexual Medicine. Lo scopo di questo studio è stato quello di misurare la percezione che le donne hanno della loro esperienza sessuale combinata all’utilizzo di cannabis, sia occasionale prima dell rapporto sia continuativa. Lo studio è stato condotto da un team ostetrico-ginecologico che ha sottoposto i questionari e interpretato i risultati. Il target preso in esame ha coinvolto donne che avessero raggiunto almeno la maggiore età, suddiviso in tre categorie:

  • donne che non utilizzano cannabis
  • donne che utilizzano cannabis prima del rapporto
  • donne che utilizzano cannabis ma non prima del rapporto

CANNABIS E PIACERE SESSUALE FEMMINILE: LO STUDIO

I medici hanno chiesto alle donne prese in esame di compilare questionari anonimi che indagavano la loro percezione sull’utilizzo della cannabis in relazione alle esperienze sessuali, oltre alle abitudini di assunzioni di cannabis e ad alcuni dati anagrafici. Ai fini dello studio il target che utilizza cannabis è stato ulteriormente dicotomizzato in base all’utilizzo frequente o raro.

Per la costruzione dei questionari i medici si sono avvalsi di  strumenti scientifici. Per valutare i diversi domini della funzione sessuale è stato utilizzato l‘indice delle funzioni sessuali femminili (VFI) che non riguarda specificamente la cannabis. Non si è ristretta l’indagine ai rapporti vaginali, ma si è preso in esame l’intero spettro delle attività sessuali. Non si è inclusa inoltre nessuna indagine riguardo la presenza di disfunzioni sessuali. Le domande riguardo l’utilizzo sulla cannabis sono state mescolate a molte altre più generiche  per evitare di attivare pregiudizi durante la compilazione.

Ogni questionario ha aiutato i medici innanzitutto ad inquadrare la donna e la percezione che questa aveva della propria sessualità e della propria soddisfazione nei domini sessuali di pulsione, orgasmo, lubrificazione, dispareunia (dolore durante e dopo il rapporto) ed esperienza sessuale complessiva. In secondo luogo le domande relative all’utilizzo di cannabis in relazione ai rapporti sessuali hanno delineato una serie di risposte relative al cambiamento delle sensazioni percepite durante i rapporti sessuali. Le risposte inerenti agli effetti della cannabis sono state strutturate secondo una scala di Likert di sempre/a volte/raramente/mai.

I RISULTATI

Il campione finale ha contato 372 donne per la maggior parte eterosessuali di cui il 52,8% (197) non utilizzava cannabis, il 34,1% (127) aveva utilizzato cannabis prima di rapporti sessuali, e il 13,1% (49) pur utilizzando cannabis abitualmente non lo aveva fatto prima di rapporti sessuali. La maggio parte delle donne ha riferito aumento del desiderio, miglioramento dell’orgasmo, diminuzione del dolore e nessuna variazione per quanto riguarda la lubrificazione.  Le donne che hanno segnalato l’utilizzo di cannabis prima dell’attività sessuale hanno avuto 2,13 probabilità in più di provare un orgasmo soddisfacente rispetto alle donne che non utilizzano cannabis. Più in generale le donne che segnalavano un utilizzo frequente di cannabis (prima o meno dei rapporti) hanno dimostrato 2,10 possibilità in più di raggiungere un orgasmo soddisfacente rispetto alle donne che non utilizzano cannabis.

FONTE: https://www.cannabisterapeutica.info/2019/04/21/cannabis-e-piacere-sessuale-femminile-desiderio-orgasmo/

  • Posted on Maggio 20, 2019
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15 Mag

LA CANNABIS COME TERAPIA: LA SCIENZA SI ESPRIME ATTRAVERSO IL DOTTOR BRENT REYNOLDS E PRANA HEMP

Buenavita Therapy e Cloud 9 Switzerland LLC incontrano Il Prof. Brent Reynolds Phd. Il neuroscienziato che scopri le cellule staminali nel cervello dell’uomo adulto e che oggi si occupa dello sviluppo di terapie integrate con la Cannabis.

Venerdì 11 maggio 2019 presso il Buenavita Store di Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei prodotti PRANA HEMP con il Dott. Brent Reynolds, oggi Chief Medical Advisor di United Cannabis UCANN e Presidente di Prana Therapeutics.

PRANA HEMP, marchio del gruppo UCANN nato in Colorado, è la prima azienda di Cannabis accreditata con dati osservazionali su più di 15.000 pazienti ad oggi. Questo grazie al successo dei suoi prodotti e allo sviluppo dell’innovativo programma A.C.T. Now .

La competenza dei suoi scienziati e la metodologia con cui lavorano hanno fatto si che Prana sia oggi all’avanguardia mondiale nelle terapie con l’uso di Cannabinoidi naturali.

Brent Reynolds ha incontrato medici e scienziati nostrani per renderli partecipi dei prodotti che ha aiutato a sviluppare, degli sviluppi nel campo della ricerca sui Cannabinoidi, ripercorrendo i benefici terapeutici dei Cannabinoidi di maggior interesse.

Come anticipato Brent Reynolds è lo scienziato che nel 1994, lavorando al suo dottorato di ricerca scoprì l’esistenza di cellule staminali nel cervello dei mammiferi adulti, una scoperta che ha superato un dogma vecchio di secoli, cioè che il cervello maturo non aveva la capacità di riparare se stesso. Il Dottor Reynolds è attualmente professore nel dipartimento di neurochirurgia dell’Università della Florida, professore a contratto presso l’Università del New South Wales a Sydney in Australia e professore onorario al Queensland Brain Institute in Australia, inoltre, ha all’attivo più di 60 pubblicazioni, quasi 1000 citazioni e 18 brevetti negli USA.

Nell’intervista presso Buenavita sono state affrontate le seguenti tematiche:

1.Cosa sono il CBD ed CBN ?

2.Quali sono le principali patologie che traggono benefici da CBD e CBN ?

3.Perché il nostro corpo ed il nostro cervello rispondono così bene a questi cannabinoidi(CBD e CBN) ?

4 Perché i cannabinoidi sono particolarmente importanti per le persone anziane ?

5.Ci sono controindicazioni nell’assunzione di cannabinoidi ? E più nello specifico si possono prendere in concomitanza con altri farmaci ?

6.Il CBD ed il CBN creano dipendenza ?

7.In cosa consiste il programma A.C.T. Now sviluppato da Prana Therapeutics negli USA?

  • Posted on Maggio 15, 2019
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buenavita salvini
13 Mag

LE NOSTRE INTERVISTE PIU’ IMPORTANTI

Buenavita incontra Mattinocinque,ANSA,Telelombardia e Mediaset per parlare delle dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini riguardo la cannabis legale.
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https://www.buenavita.eu/wp-content/uploads/2019/05/Buenavita.webm

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https://www.buenavita.eu/wp-content/uploads/2019/05/i20190510210838594.mp4

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  • Posted on Maggio 13, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
03 Mag

PUBBLICITÀ CANNABIS LIGHT: È LEGALE?

REDAZIONE30 APRILE 2019 0  radiohemp

NON È VIETATO PUBBLICIZZARE I PRODOTTI DI CONSUMO DERIVANTI DA PIANTE DI CANAPA COLTIVATE LEGALMENTE E CON TENORE DI THC ENTRO I LIMITI DI LEGGE.

I prodotti a base di cannabis light che rispettano i limiti imposti dalla legge possono essere liberamente pubblicizzati come qualsiasi altro prodotto di consumo. Il divieto di pubblicità vige solo per le sostanze stupefacenti e i medicinali che le contengono. 

Nel 2016 il Parlamento ha anche approvato una legge che stabilisce i casi nei quali le piante di canapa possono essere legalmente coltivate e quali prodotti possono essere fabbricati e commercializzati senza rischio di sanzioni.

La regola principale è quella che fissa il limite di presenza nei semi, nelle piante e nei prodotti derivati del principio attivo stupefacente, il THC (tetraidrocannabinolo), al valore massimo pari allo 0,2%, con la precisazione che i coltivatori sono esenti da sanzioni nel caso in cui le piante abbiano un tenore di THC contenuto entro lo 0,6%.

Grazie alla forte domanda di consumo e ai promessi aiuti economici per chi coltiva le varietà ammesse di canapa, le coltivazioni stanno aumentando e stanno fiorendo in tutte le città e online numerosi esercizi commerciali dedicati. Tra i prodotti i più diffusi vi sono le infiorescenze della pianta, ormai note come cannabis light o cannabis legale, la parte che comunemente viene associata al consumo di sostanza stupefacente.

Alla crescita del mercato si è affiancato però negli ultimi mesi anche lo scetticismo e la ferma opposizione di chi ritiene che la diffusione di questi prodotti sia immorale e finisca per pubblicizzare e presentare come legale e positivo il consumo di sostanze stupefacenti. È di pochi mesi fa la notizia della polemica scatenata in un comune italiano dal fatto che ad uno scuolabus era stata affissa la pubblicità di un esercizio commerciale di rivendita di prodotti a base di canapa.

Si possono trovare online anche numerose notizie di provvedimenti sanzionatori nei confronti di chi pubblicizza la cannabis light, di divieto di pubblicità di questi prodotti nei più famosi social e di opinioni più o meno competenti che affermano l’illegalità della pubblicità della cannabis, anche di quella legale.

A questo riguardo si fa spesso riferimento alla norma contenuta nel Testo Unico sulle sostanze stupefacenti che prevede sanzioni per chi faccia propaganda pubblicitaria di tali sostanze. Sulla base di questa norma a molti esercenti è stato consigliato o espressamente vietato, anche da parte di autorità pubbliche, di pubblicizzare le proprie attività. La legge però vieta soltanto la pubblicità delle sostanze stupefacenti inserite nelle tabelle del Testo Unico che elencano le droghe il cui consumo e la cui commercializzazione sono vietati.

La notizia apparsa qualche mese fa di pesanti sanzioni imposte dal Ministero della salute ad alcune farmacie che pubblicizzavano online farmaci contenenti cannabis è vera. Essa si riferisce non alla cannabis light, ma a veri e propri medicinali contenenti sostanza stupefacente, con tenore di THC ben superiore al limite di legge e che possono essere venduti solo dalle farmacie e previa prescrizione medica, come accade per i farmaci a base di morfina.

I divieti imposti da molti social, tra i quali Instagram, alle inserzioni pubblicitarie riferite alla cannabis si fondano invece non su norme di legge, ma semplicemente su politiche interne adottate dai gestori dei social a causa della difficoltà di controllare per ciascuna inserzione se la stessa si riferisca alla cannabis legale o alla sostanza stupefacente.

In conclusione, i prodotti a base di cannabis light che rispettano tutti i requisiti previsti dalla legge non sono sostanze stupefacenti. Per questo motivo non esiste alcun divieto di pubblicità di questi prodotti e degli esercizi che li commerciano, sia negozi fisici che online. Sempre a patto che il materiale pubblicitario non faccia riferimento, anche implicito o indiretto, ad utilizzi non ammessi di tali prodotti.

Ad esempio, sarebbe illecito suggerire al consumatore, con immagini, scritte o altro, la possibilità di fumare le infiorescenze, anche se si tratta di prodotto entro i limiti di legge.

Nonostante ciò, purtroppo, anche alla luce dei recenti orientamenti restrittivi manifestati da diversi esponenti dell’attuale governo non può essere escluso il rischio di provvedimenti amministrativi chi fa pubblicità. In tali casi, purtroppo, l’unica tutela possibile è quella di fare ricorso contro la sanzione e non è da escludere la possibilità di chiedere e ottenere un risarcimento per l’ingiusto ostacolo imposto ad un’attività commerciale perfettamente legale.

Per ridurre al minimo il rischio di contestazioni, è consigliabile rendere il messaggio pubblicitario il più chiaro possibile, indicando chiaramente che il prodotto proposto non può essere destinato ad usi non consentiti dalla legge, quale il fumo, e che esso deriva da varietà di canapa ammesse dalla legge e con tenore di THC non maggiore dello 0,2%.

  • Posted on Maggio 3, 2019
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17 Apr

La leggenda della festa della cannabis: 4/20

Il termine 4:20 è molto comune tra i sostenitori della Canapa e indica un appuntamento fisso che ogni consumatore ha con la sua amata Cannabis, le 4 e 20 (16:20 italiane) appunto. Tale dicitura è divenuta uno tra gli #hashtag più popolari del web e viene utilizzata su ogni genere di contenuto legato al mondo della Canapa. Pertanto, se inizialmente 4:20 indicava l’orario specifico nella quale compiere una determinata azione, oggi si può tradurre semplicemente come il compimento dell’azione stessa.
Perché ogni momento della giornata può essere le 4:20…

“Questa tendenza ha avuto origine da una leggenda urbana che racconta di
cinque ragazzi della San Rafael High School,  in California, che nell’autunno del 1971
erano venuti a sapere dell’esistenza di una piantagione di Marjuana abbandonata
nelle vicinanze di Point Reyes, a un’ora di macchina dalla scuola. Affascinati
dall’idea di scoprire il loro tesoro nascosto, i ragazzi, che si chiamavano fra loro
Waldos, decisero di darsi appuntamento all’uscita da scuola, alle 4 e 20, per partire
alla ricerca della piantagione. La ricerca fu un buco nell’acqua, il tesoro non venne
mai alla luce, forse perchè mai esistito, ma i ragazzi continuarono a incontrarsi ogni
giorno alle 4 e 20, partendo verso Point Reyes a bordo di una vecchia Chevrolet
Impala del 1966 e fumando ovviamente marjuana per tutto il viaggio. Il numero
divenne il loro codice, che passarono anche ai compagni di scuola e pian piano si
diffuse per tutta San Rafael. Il successo nazionale del 420 venne però grazie al
gruppo rock dei Grateful Dead, paladini degli hippie dalla fine degli anni sessanta,
diventati ora icone, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove 4/20 è divenuta anche
una ricorrenza in cui festeggiare la canapa in tutto il mondo.”

BUON 4/20 !

 

 

  • Posted on Aprile 17, 2019
  • Categorie: Uncategorized
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news Buenavita cannabis Milano
15 Apr

La Cannabis come forse non l’avete mai vista!” – è il video che non ti aspetti.

 

Di questi tempi, il tema della Canapa sta diventando un argomento di discussione sempre più ricorrente in sede di governo, così come nella quotidianità di tutti noi.

A prescindere dalle ideologie e dai gusti personali, ciascuno ha sviluppato una propria opinione sulla Canapa che spesso viene semplificata con le frivoli diciture “favorevole” o “contrario”. Gli usi della Canapa sono molteplici, ma purtroppo è insita nelle credenze popolari la tendenza a generalizzare l’uso della canapa soltanto come stupefacente.

 

Aiuta a fare chiarezza sull’argomento il video dell’On. Luigi Sunseri. Il portavoce del M5S illustra rapidamente una serie di dati oggettivi sulla Canapa, con l’obbiettivo di informare lo spettatore e magari farlo riflettere:

La cannabis come forse non l'avete mai vista!

La cannabis come forse non l'avete mai vista! ??

Pubblicato da Luigi Sunseri su Venerdì 12 aprile 2019

 

“Appena si parla di Canapa tutti pensano al suo utilizzo stupefacente, ma non è così…
La Canapa è molto, molto altro. Mostrarvela sotto l’aspetto stupefacente è servito solo alle grandi multinazionali che non volevano rivali. La Canapa non è una droga, ma è una pianta eccezionale.
Una pianta che può diventare tutto: dalla Canapa si possono ottenere 50.000 derivati attraverso dei processi totalmente sostenibili. La sua coltivazione è tra le più ecosostenibili e non richiede pesticidi, anzi migliora dove viene coltivata. Inoltre, la Canapa cresce ad una velocità stratosferica. Durante i miei viaggi in Sicilia l’ho vista crescere fino a 10cm al giorno”

 

Come dice Sunseri, la Canapa è una pianta estremamente versatile, dalle molteplici potenzialità, applicazioni e opportunità di mercato. La canapa rappresenta una materia prima dalla quale poter ricavare oltre cinquantamila derivati attraverso processi sostenibili e la sua coltivazione, che può essere effettuata senza diserbanti e pesticidi, si colloca tra le prime coltivazioni biologiche ed eco-sostenibili.
Tantissime sono le qualità della Canapa: permette di migliorare i terreni in cui viene coltivata e proprio per questo può essere inserita in rotazione agricola; da un punto di vista ambientale la sua è una coltivazione sostenibile e a bassissimo impatto, raggiunge la maturità in circa cinque mesi, è in grado di assorbire una grande quantità di Co2 e produce più ossigeno di un bosco di pari superficie.

 

“Ma soprattutto la Canapa è una fonte incredibile di lavoro proprio perché è una pianta dalle mille potenzialità. Da una sola pianta si possono ottenere tantissimi derivati che possono essere utilizzati per tanti comparti industriali: tessile, edile, cosmetico, farmaceutico e alimentare. E la Canapa diventa cibo buono e sano: olio, pasta, farina… prodotti alimentari con ottimi valori nutrizionali perfetti per tutte le diete. Con la Canapa si può fare anche la carta. Pensate che con un solo ettaro di Canapa, in pochi mesi, si produce la stessa cellulosa che si produce in 4 ettari di foresta in decenni”

 

La Canapa è un’opportunità, continua Sunseri, non soltanto per migliorare l’ambiente ma anche per crescere l’economia del nostro Paese. La Canapa può essere impiegata per la produzione di svariati comparti industriali, tra cui quello tessile, edile, cosmetico, farmaceutico e alimentare.
Le proprietà dei prodotti derivanti dalla Canapa sono eccezionali, ad esempio: in ambito edile e tessile la canapa è in grado di garantire resistenza e malleabilità; In ambito cosmetico e farmaceutico invece, i prodotti a base di canapa costituiscono una reale alternativa per tutti coloro che sono affetti da patologie come dermatite, psoriasi e acne; Infine la canapa è utilizzata anche in ambito alimentare, ed è buonissima… Provare per credere!

 

“Continuare a vedere la Canapa come un nemico non serve assolutamente a nessuno. Basta con questi ridicoli pregiudizi, non ne vale assolutamente la pena”

 

Concludendo, Sunseri si scaglia senza peli sulla lingua sui pregiudizi che da troppo tempo offuscano il pensiero di molti individui. In questo ultimo messaggio si cela un messaggio tanto importante quanto pericoloso: da molti, la Canapa viene vista come un nemico.
Non è possibile certificare quanti siano gli italiani a vedere la Canapa come tale, si può dedurre che tale visione possa distorgere l’orientamento dell’individuo, distogliendo l’attenzione dal vero nemico della società, il crimine organizzato e l’illegalità.

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  • Posted on Aprile 15, 2019
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news Buenavita cannabis Milano
19 Mar

Erba legale a domicilio? Ora è semplice come ordinare una pizza!

Erba legale a domicilio? Ora è semplice come ordinare una pizza!

BuenaVita è il primo Grow Shop a Milano che con Walà consegna velocemente a domicilio canapa legale e molto altro.

Risultati immagini per //www.buenavita.eu/

Ormai conoscerete Walà, l’app che da fine Novembre, con la sua flotta di utenti Runner  in continua crescita ,alleggerisce le giornate dei milanesi che tra un impegno e l’altro non riescono a ritagliarsi del tempo per le faccende quotidiane.

 

L’avete scaricata e in molti hanno fatto il primo ordine rimanendo sorpresi della libertà con la quale è possibile chiedere qualsiasi cosa. Senza rinunciare alla flessibilità e alla liberta che avete avuto modo di conoscere, Walà ha deciso di offrire qualcosa in più.  Presto, ordinando dall’app, potrete farvi ispirare dai prodotti che i negozi di ogni quartiere metteranno in vetrina per voi

Ecco che vi presentiamo uno dei primi negozi della community. Loro sono professionisti che non si accontentano mai e cercano sempre il meglio per i loro clienti. Buenavita è una realtà giovane e dinamica che ha deciso di inserirsi nel mercato della Canapa offrendo ai propri clienti i migliori prodotti presenti oggi sul mercato.

Le loro volontà è quella di far conoscere i pregi ed i benefici che la Canapa ed i suoi derivati possono apportare all’uomo e non solo. Perché Buenavita non dimentica nessuno, ha a cuore la salute degli animali e dell’ambiente per questo motivo è sempre alla ricerca di prodotti naturali ed eco-sostenibili, ma che funzionino veramente.

 

www.buenavita.eu

“Riteniamo che la conoscenza dei benefici dati dal CBD (Cannabidiolo) sia la parte fondamentale della nostra attività in quanto è efficace per numerose patologie come: ansia, stress, insonnia, dolori muscolari, regola la pressione, migliora la circolazione e molto altro. Siamo disponibili a ricercare prodotti per i nostri clienti ed a soddisfare ogni richiesta”

Trovate il loro negozio su Walà, nella categoria Grow Shop,  all’interno del quale potete trovare prodotti sempre disponibili: Cosmesi Naturale, Infiorescenze ad alto contenuto di CBD, Bevande ed Alcolici, Accessori, Piante e molto altro ancora.

 

 

Ormai siete esperti, sapete come ordinare pizza e hamburger a domicilio, e se vi dicessimo che da oggi potete fare lo stesso per ricevere Erba Legale a domicilio?

Ecco come fare:

 

–          Accedi all’app Walà ed entra nella categoria Grow Shop

–          Seleziona BuenaVita e compila il carrello con i prodotti da ordinare a domicilio

–          Incarica una delle persone nelle vicinanze

–          Attendi a casa e paga alla consegna in contanti o dall’app

 

 

Non hai ancora scaricato l’app gratuita?

 

 

 

 

 

 

Tags: app cannabis, app erba a domicilio, app spedizione erba legale, cannabis a domicili, milano spedizioni a domicilio
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NEGOZIO MILANO

Via Donatello 1, 20131, Milano

Orari di apertura:
Lun-Sab 10:00 – 21:00
Dom 11:00 – 18:00
Distributore automatico
24 ore su 24

+39 02 3668 5385

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